Ci sono alcune parole che restano attaccate all’anima come tanti post-it in esse si condensa tutto ciò che ancora di irrisolto è presente dentro di noi. E per quanto le ripetiamo continuamente, non riusciamo mai a nominarle. Ossia la realtà che esse racchiudono non ci si svela mai. Ci vuole tempo, pazienza perchè si riattivi il loro contenuto. Perchè tornino a parlarci, a mostrarci la trama in esse racchiusa. Soprattutto quando abbiamo a che fare con eventi dolorosi possiamo immaginarci e figurarci l’anima con tutte queste ferite. Piccoli racconti cicatrizzati che non riusciamo più a leggere perchè sembrano scritti per noi in una lingua sconosciuta. A volte capita che questo post it si muova, si sposti e riveli il suo contenuto, lo smuova. La Parola di Dio è curativa contro queste incrostazioni, agisce lentamente eppure efficacemente.
Queste parole nelle quali spesso ci troviamo a commerciare sono prive di direzione, non indicano più, una strada da seguire. Sono come acqua sporca che ristagna in una pozza. Non c’è un affluente e neppure un defluente. La rete di canali che costituisce il mondo della comunicazione gli è attorno, eppure la pozza pare isolata. Questa è, l’immagine del nostro io, della nostra anima, ricolma di linguaggio che non comunica più, che ha perso per strada la sua forza. Per fortuna che in questo stato di cose, sepolta tra tante altre parole, ce n’è una che ha attecchito ed ora lentamente comincia a ricondurre il flusso vitale attraverso le arterie, scava nella terra tanti piccoli canali che la ricongiungono alla vita. Questa parola era stata coperta dalle altre, pareva scomparsa, seppellita, dispersa. I pensieri erano stati il suo letto di morte e sotto di loro era marcita, come seme, nella terra. Si era putrefatta. Ed ora invece eccola lì; pianta rigogliosa, trasformata, mutata, sospinta da nuova energia. E le vecchie parole nel vortice e nel vento dello Spirito Santo volano, muovono pezzi di carne e di sangue che ritrovano la gioia dell’esistenza.
Diventano frase, direzione, trama, arco puntato verso il domani, stanno lì come tanti cartelli a noi e a quelli che ci seguono ad indicare il cammino.